di Marcello Buttazzo –

Pd, Italia viva, Avs, +Europa e Azione hanno presentato una mozione comune, in una seduta straordinaria della Camera dei deputati sull’emergenza carceri. Il decreto “Carcere Sicuro”, voluto dal ministro Nordio e dal governo Meloni, è drammaticamente deficitario, dal momento che non ha diminuito il sovraffollamento, né lo stato di illegalità nelle prigioni, né i trattamenti degradanti subiti dai detenuti. Le celle di fredda e insensibile ferraglia continuano ad essere sovraffollate fino all’inverosimile, fatiscenti, inadeguate ad ospitare esseri umani. La mozione, come ha fatto notare il segretario di +Europa Riccardo Magi, è uno strumento importante che ha come obiettivo “la riduzione dei numeri dei carcerati: se non ci sono reati gravi non si entra in carcere”. All’incontro era presente anche Rita Bernardini, presidente di “Nessuno tocchi Caino”, che ha evidenziato tutte le falle d’un sistema carcerario, che fa acqua da tutte le parti. In attività, nel Belpaese, ci sono solo 245 magistrati di sorveglianza. E, pertanto, si possono in parte spiegare, tra le altre cose, i rallentamenti per l’accesso alle misure alternative. L’associazione “Nessuno tocchi Caino” ha inoltre lamentato il taglio delle risorse da parte del governo Meloni per la giustizia minorile e di comunità. Un Paese civile dovrebbe avere più cura e più premura per la comunità carceraria. Non si capisce, a rigor di logica e di buon senso, il motivo per cui 19mila detenuti (che devono scontare meno di tre anni o che sono vicini al fine pena) non riescono ad accedere a misure alternative o, in certuni casi, alla liberazione anticipata.

Marcello Buttazzo