di Marcello Buttazzo –

Elon Musk, quello che tempo fa voleva fare pubblicamente a botte al Colosseo con Mark Zuckerberg, s’intende non solo di intelligenza artificiale, ma (a modo suo) anche di salvataggi in mare. Lo stramiliardario sfondato ha mostrato sul social X (l’ex Twitter), di cui è proprietario, un video che evidenzia le operazioni di salvataggio in mare di una nave Ong tedesca, che raccoglierebbe “migranti illegali” (secondo il suo illustre parere) per portarli in Italia. Musk dovrebbe spiegare quali siano i criteri logici che lo inducono a definire “migranti illegali” disperati delle acque e delle terre, che magari fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni etniche, dalle devastazioni ambientali, e avrebbero sovente il diritto d’accedere allo status di rifugiati. Prontamente, allo stramilardario sfondato ha replicato il ministro degli Esteri tedesco, affermando che il loro impegno operativo non è altro che il salvataggio di vite. Effettivamente, sulla povera esistenza dei migranti si sta giocando una partita un po’ meschina. Gli immigrati sono, soprattutto, materia di propaganda strumentale. Quando diventeranno carne materiale e spirituale, a cui prestare soccorso, aiuto, rispetto? Il ricchissimo Elon Musk lasci perdere le questioni popolazionistiche. Segua, se vuole, l’invito del radicale Riccardo Magi, leader di +Europa, che ha sostenuto: “Visto che di salvataggi non sa nulla, forse sarebbe meglio che Musk tornasse ad occuparsi di spazio, evitando così balle spaziali”.

Marcello Buttazzo