Reddito di cittadinanza e lavoro
di Antonio Bruno Ferro –
C’è un gran dibattito sul reddito di cittadinanza, molte critiche. Volutamente non cito i giornalisti ed i politici, potete avere accesso alle loro opinioni in ogni istante perché disponibili tutte on line.
Qui riporto ciò che ascolto dalle persone che conosco, quelle che frequento. Tutte, indistintamente sostengono che:
– dare una integrazione di reddito sino a 500 euro, e un contributo per l’alloggio pari a zero se la casa è di proprietà, 150 euro se si paga un mutuo e 280 euro se si è in affitto, senza che il cittadino lavori è INACCETTABILE.
Quindi non c’è una critica al reddito di cittadinanza in sé, ma una obiezione che critica la mancanza di una prestazione lavorativa da parte dei cittadini che vengono pagati dallo Stato.
I dati sono disponibili, vediamoli insieme.
Sono 890mila gli italiani che percepiscono il reddito di cittadinanza. Diciamo che è un Azienda Statale con 890mila addetti che vengono pagati senza che nessuno di loro eroghi delle prestazioni lavorative.
La mia proposta è che le obiezioni dei cittadini italiani che lavorano, devono trovare ascolto e che, siccome i soldi che vengono dati a questi 890mila cittadini italiani, sono di tutti gli italiani, è opinione di questi italiani che li pagano che in cambio possano lavorare per lo Stato che ha beni comuni, pubblici che necessitano di manutenzione in tutte le articolazioni dal Nazionale, al regionale sino al comunale.
Penso che questa proposta possa essere accettata e che gli uffici pubblici vengano ben presto incaricati di redigere dei progetti per l’impiego di questo personale nella misura in cui viene pagato. Mi spiego meglio: chi ha un reddito di cittadinanza di 100 euro erogherà prestazioni lavorative mensili pari a 100 euro e, allo stesso modo, chi ha un reddito di cittadinanza di 780 euro erogherà prestazioni lavorative mensili pari a 780 euro.
In pratica al cittadino viene proposto un lavoro che gli fornisca l’integrazione di reddito mensile a lui necessaria per vivere dignitosamente, ed in cambio lo stesso cittadino, eroga prestazioni lavorative mensili a favore della collettività, pari all’integrazione di reddito che percepisce.
Antonio Bruno Ferro
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