di Marcello Buttazzo –

La piazza virtuale sa essere più nocivamente pervasiva e volgare della piazza reale. Tanti sciacalli da tastiera si scoprono “vendicatori” e “leoni” per celare il loro vuoti esistenziali e il povero sentire. In questi giorni, sono uscite alcune interviste del candidato presidente della Regione Lazio Jean Leonard Touadì, professore universitario di origine congolese da più di 30 anni in Italia, presentatosi con la lista “Civica Popolare” di Beatrice Lorenzin. La “colpa” imperdonabile di Touadì, evidentemente, per certuni è quella di essere di pelle scura, tanto che sulla pagina Facebook del sito Roma Today sono apparsi virulenti commenti razzistici, proferiti dai “coraggiosi” del web. Purtroppo, i social sono talvolta il ricettacolo terminale di frustrazioni, insolenze e e manchevolezze. Nell’era della divulgazione diffusa, ognuno si sente autorizzato a dire qualsiasi cosa, anche insulti terribili e improperi. Forse, anche alcuni politici su certe questioni (tipo l’immigrazione) dovrebbero essere più cauti, più accorti, più diplomatici, per non alimentare insulsi razzismi e differenzialismi.

Marcello Buttazzo