A Gagliano del Capo, “Le vigne vecchie” di Francesco Russo
di Luigina Paradiso –
Sabato 25 gennaio, alle 18.00, il romanzo di Francesco Russo “Le Vigne Vecchie” edito da PeQuod, nell’ambito del progetto “Letture Insieme” del “Centro Studi per la poesia contemporanea Cosimo Russo”, sarà presentato, nella Biblioteca Vincenzo Ciardo di Gagliano del Capo con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Dialogheranno con l’autore Mauro Ciardo, Francesco Fersini e Luigina Paradiso. Letture a cura di Elisa Maggio.
“Adesso voleva sapere…” Sapere della vita, dei suoi inganni, delle ingiustizie e finalmente sorridere ai progetti realizzati con la forza dei sogni sostenuti dalla sempre viva speranza.
“Le Vigne vecchie” di Francesco Russo è un romanzo capace di scuotere il lettore dall’ombra della storia fatta di povertà e soprusi e condurlo a piena luce in un mondo di riscatto.
Ambientato in un piccolo paese del sud Italia in un periodo storico, scenario turbolento va dal 1914 alla metà del novecento che vede il nascere delle prime leghe contadine, lo scempio della prima guerra mondiale fino agli anni del fascismo e gli scioperi della classe operaia. Il tutto guidati dalla voce narrante di Michele, amico giornalista che narra della famiglia Santini protagonista del disagio della vita di quel periodo dominata dalla classe dei nobili e dai proprietari terrieri, ma che combatte fino allo stremo delle forze per realizzare il sogno di riavere il terreno, le vigne vecchie, dove avevano lavorato prima i genitori e poi i nonni. Una storia che sa di dolori, di sofferenti amori, ma anche di rinascita e gioie perché è cosi che va la vita, ti mette alla prova, vince o perde mentre i sogni fanno da galleggiante nel mare tumultuoso di ogni uomo.
INGANNEVOLE IL PASSATO
E’ ingannevole il passato
ti fa vedere quello che non è stato
ti imprigiona senza che tu lo voglia
nei suoi vicoli sputacchiati
sgretolati
e a furia di guardare
indietro la miseria di allora
la muti in bellezza
la trasfiguri in grazia
perché più del paradiso
vale per i nostri cuori il misero passato
certo su tutto di essere realmente esistito.
Cosimo Russo
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