“Trobar leu”, poesie di Simone Giorgino
Trobar leu di Simone Giorgino
per Spagine Fondo Verri Edizioni [Gennaio 2016]
Isbn: 978-88-909778-5-5
Trobar leu: il titolo è fuorviante. Non c’è leggerezza nelle poesie che seguono, semmai volatilità (angeli, pulviscoli, celicole). Volatile è anche la scrittura, che non è un precipitato di una mia esperienza delle cose, ma un precipitare – o meglio un vorticare: non c’è alto e basso in questa ‘mappa’ – dietro alcuni indizi di senso.
La poesia non è mai sufficiente alla vita. Per questo m’interessano i progetti che non pretendono di fissarle, l’una o l’altra, in una forma stabile: ai testi conclusi, definitivi, preferisco la precarietà degli appunti, oppure l’incoerente volontà (finzionale e no) di cancellarli.
Il libro raccoglie alcune poesie che non sono ancora finite, ma che forse possono ‘bastare’ e ‘funzionare’ anche così. È la storia di un taccuino e del suo proprietario, un tizio che abbozza due tre versi, cerca come può le sue ragioni, s’illude persino di trascriverle; e poi, immancabilmente, ritratta tutto e si scervella su un’ipotesi di stralcio.
Infine, estenuato, dirotta tutto il suo agonismo sull’esercizio di una vocalità sempre più afona, sul brio di una ‘musica’ ormai rarefatta, volatile.
S.G.
Simone Giorgino (Lecce, 1975) ha pubblicato due raccolte di poesie: Venenum (LiberArs, 2001) e Asilo di mendicità (Besa, 2007). Come saggista ha scritto Antonio L. Verri. Il mondo dentro un libro (Lupo, 2013) e L’ultimo trovatore. Le opere letterarie di Carmelo Bene (Milella, 2014).
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