Ad Andria, il “filo” per raccontare il territorio
Sarà inaugurata martedì 23 aprile 2024, alle ore 18,30, con una performance itinerante che partirà dal Chiostro San Francesco e terminerà negli spazi del Museo Diocesano San Riccardo, ad Andria, la mostra “DIMORE. Fili oltre confini”, promossa dall’Associazione In&Young, nell’ambito del progetto “Rinascita” è realizzata con la partecipazione e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Andria, l’Assessorato alle Radici, la Regione Puglia con il PACT Polo per le Arti e la Cultura e il Turismo, del CPIA BAT “Gino Strada” e di diversi partner privati tra cui Cibelle, Gruppo Gemitex, Leonardo Salvemini, Artsmedia e CSA.
In mostra, dal 23 aprile fino a domenica 5 maggio, i manufatti tessili realizzati da un gruppo formato da venti donne e un uomo – giovani e anziane, maestre ricamatrici e no – nel corso del lungo laboratorio realizzato dall’Associazione In&Young guidata dalla Presidente Emma Monterisi, conclusosi, nell’ultimo weekend, con un seminario a cura dell’artista lucana Caterina Pontrandolfo, cantante, attrice, narratrice che, con una particolare performance corale, sarà l’ospite della serata inaugurale.
Il gruppo di lavoro è stato seguito e formato, da un’equipe specializzata costituita da professioniste del mondo del design diventate attente “guardiane” di una dinamica generativa fondata sull’empatia: Dina Pistillo, direttore creativo ed esperta dei processi creativi del textile design; l’empathy coach Andrijana Popovic, psicologa, studiosa e ricercatrice nel campo dell’arte e del design; l’empathy designer Santa Scioscio, artista e docente di fashion design. Il gruppo dei partecipanti, divenuto a tutti gli effetti il Gruppo Operativo del progetto Rinascita si è realizzato, nella sua operatività, attraverso il ricamo divenuto una modalità espressiva che ha permesso ad ognuno di manifestare la propria identità, il proprio stare al mondo nella relazione con l’altro. L’idea del progetto “Rinascita”, muove la sua elaborazione teorico-pratica all’indomani della presentazione del fashion show “Cosmogonie”, tenuto della Casa di Moda Gucci, in una notte di luna piena, a Castel del Monte nel maggio del 2022; in quell’occasione, la Casa di Moda si è fatta promotore con l’Amministrazione Comunale di Andria, guidata da Giovanna Bruno, di un azione capace di valorizzare e coniugare l’esperienza e la tradizione del tessile nella contemporaneità.
La mostra: “Dimore, fili oltre confini”, restituisce al pubblico la complessità operativa del progetto e racconta la bellezza del processo creativo insito in esso: come il seme messo a dimora nella terra genera i suoi frutti, così il lavoro tenace, incessante ed accurato delle ricamatrici ha generato “meraviglie” attraverso la pratica del ricamo e del pizzo. La scelta dei manufatti tessili, che dal progetto di artidesign si elevano ad opera d’arte, nasce dal desiderio di voler instaurare un “dialogo ricamato” con il territorio che, se scoperto e amato, ci invita a ridefinirne le relazioni, ci aiuta a indagare la realtà, stimola nuovi punti di vista e ci apre a nuove visioni.
Quella che viene proposta è un’immaginaria passeggiata nel territorio che abbraccia la città partendo dal centro storico, e attraverso i fili ricamati “varca i confini urbani” conducendoci nel paesaggio vegetale dell’Alta Murgia, che si manifesta attraverso la forza delle radici nascoste nella terra con visioni cromatiche immaginarie. “Dimora” è dunque un luogo fertile di crescita e di scambi empatici, dove tutto si muove. É la pratica artigianale e relazionale del ricamo, che nell’unire antichi saperi a nuove visioni, si eleva a strumento di conoscenza e di condivisione con la comunità.
Le opere esposte
Cerchio del gioco serio. Il Filo dell’Empatia. Natura InFesta: Papavero, Ferula, Tarassaco. Andria, una Mappa Sentimentale.
Sul progetto RINASCITA
Il Progetto “RINASCITA” RI-NASCERE dalle RADICI nelle RELAZIONI. Focus del progetto è stata la Relazione Umana: al processo creativo che realizza il prodotto corrisponde, di fatto, un processo creativo emotivo, individuale e collettivo. È stato questo l’aspetto innovativo del progetto: partire dal lavoro sulla SOSTENIBILITÀ UMANA, ovvero dalle risorse umane coinvolte nel progetto, per applicarlo e renderlo concretamente visibile nei manufatti prodotti.
Con il progetto RINASCITA l’associazione In&Young ha inteso raggiungere obiettivi di carattere sociale, culturale ed artistici mediante azioni inclusive, educative e territoriali che hanno creato i presupposti per tessere nuove relazioni e rafforzare quelle già esistenti nell’ottica di collaborazioni future che possano aprirsi anche ad opportunità lavorative favorendo occasioni di reinserimento professionale. In importante legame di partenariato è nato con Raffaella Gemiti founder dell’azienda Cibelle, e il suo il team human resource Cibelle, Floriana Rella e Saverio Civita. Per il raggiungimento delle finalità del progetto l’associazione In&Young ha affidato la direzione creativa del progetto Rinascita a Dina Pistillo, direttore creativo ed esperta dei processi creativi del textile desig.
Sulla base degli obiettivi è stato ideato un percorso laboratoriale durato un anno e suddiviso in 2 FASI: 1. EMPATHY EDUCATION: fase propedeutica di elaborazione delle sensibilità individuali, educazione alla creatività e consolidamento del gruppo operativo, mediante A.E.M. (Aesthetic Empathy Metod). In questa fase il gruppo operativo è stato guidato dall’ empathy coach Andrijana Popovic, psicologa, studiosa e ricercatrice nel campo dell’arte e del design. 2. ARTIDESIGN: sulla base del progetto di artidesign ideato dall’ empathy designer Santa Scioscio, artista e docente di fashion design, sono stati realizzati i manufatti esposti nella mostra.
Ruoli e figure del progetto
Emma Monterisi: componente della Commissione Regionale Pari Opportunità della Regione Puglia, Presidentessa dell’associazione In&Young e Tutor del progetto.
Dina Pistillo: esperta dei processi creativi del textile design, Direttore Creativo del progetto Rinascita e curatore della mostra “Dimore. Fili oltre confini”.
Andrijana Popovic: Empathy Coach, psicologa, Docente di psicologia dell’Arte – Moda & Design presso Università ‘UDG’ di Podgorica (Montenegro).
Santa Scioscio: Empathy Designer, artista e Docente di Fashion design e costume.
Raffaella Gemiti: Founder Cibelle, partner del progetto.
Le artigiane sarte e ricamatrici: Angela Paradiso, Annamaria Di Chio, Apollonia Difino, Emma Monterisi, Emma Troia, Giovanna Tesoro, Lella Morano, Mina Vilella, Nunzia De Feo, Rosa Liso, Rosaria Paparusso, Simona Bonasia, Tina Giovine, Vittoria Marzano. Le artigiane collaboratrici Antonia Ieva, Emma Zagaria, Flora Zotti, Gabriella Buttarazzi, Giuseppina Ciciriello, Immacolata Matera, Lucia Gentile, Maria Falcetta, Maria Filomena Lamura, Maria Letizia Memeo.
Human resource Cibelle: Floriana Rella, Saverio Civita.
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